Lui andava a cavallo

Hop, hop, Nina.
Hop, hop, Nina.
Sognava una bellissima automobile
per conquistar la sua vezzosa bambola
ma avendo solamente pochi spiccioli,
un bel cavallo bianco si comprò.
Lui andava, spavaldo, a cavallo
col cilindro e una rosa all’occhiello.
Lei diceva: “Che bello! Che bello!
Quell’uomo a cavallo
è l’uomo del mio cuor!”.
Lui andava, spavaldo, a cavallo,
se pioveva portava l’ombrello.
Per amor di una dolce fanciulla
andava a cavallo
per tutta la città.
Tutti lo invidiavano,
tutti gli dicevano:
“Ormai tu sei a cavallo,
per te la vita è bella, continua a cavalcar”.
Lui andava, spavaldo, a cavallo
col cilindro e una rosa all’occhiello.
Lei diceva: “Che bello! Che bello!
Quell’uomo a cavallo
è l’uomo del mio cuor!”.
E a cavallo se ne andava
dal dolce amor.
Hop, hop, Nina.
Hop, hop, Nina.
Un giorno disse: “Poffarbacco! Nevica!”.
E mani e piedi gli si congelarono.
Col suo cavallo in Piazza Forlimpopoli
un bianco monumento diventò.
Lui andava, spavaldo, a cavallo.
Dal dolce amor.
Dal dolce amor.
Hop, hop, Nina.
Hop, hop, Nina.