I figli noi dell’inquietudine
d’imbarazzanti perché
sfidiamo amori e solitudini
cercando dio ma dov’è
quei figli noi che si trasformano
tra genitori che non crescono
certi che questa realtà
non cambierà noi.
Figli per che figli di chi
non massacrateci così
stesi sui muri tra i silenzi più duri
sospiriamo un futuro
ma faremo da noi.
Figli di che figli di chi
nati da distrazioni si
figli di chi vuole darci l’amore
di chi prova a capire
e a sbagliare con noi.
Così ci trovi in piedi nei fast food
o a fare a botte perché
a far l’amore nelle macchine
con tutti i vetri che si appannano
non disperderti per me
impegnami a vivere.
Figli per che figli di chi
non massacrateci cosi
figli d’insulti ci fingiamo più adulti
siamo a volte violenti
per paura o chissà
Figli di che figli di chi
non tratteneteci cosi
ma potremmo affondare
soli senza di voi.
E mentre voi sparite
noi siamo nei casini
ma il mondo è qui e si chiede perché
non può credere in me me
e fermarsi con me.
Non dateci addosso incontriamoci adesso
non possiamo affondare
se restiamo con voi
ma siamo noi quelli fatti così
ritrovati voluti
siamo figli di chi.
Figli di chi
Autori: Mietta - De Sanctis - Neck - Isgrò
Interpreti: Mietta e i Raggazzi di via Meda
Anno: 1993