Le notti di maggio

Se questa è una canzone con cui si può parlare
se in questa notte di Maggio io ti penso ad ascoltare
certe piccole voci che a volte vanno al cuore
in questi momenti con l’aria che si muove
io conosco la mia vita e ho visto il mare
e ho visto l’amore da poterne parlare
ma nelle notti di Maggio non può bastare
la voce di una canzone per lasciarsi andare
amore su quel treno che è già un ritorno
amore senza rimpianto e senza confronto
che conosci la tua vita ma non hai visto il mare
e non hai l’amore per poterne parlare
ma è una notte di Maggio che ci si può aspettare di più
e se questa è una canzone con cui davvero si può parlare
in questa sera ferita da non lasciarsi andare
in questa notte da soli che non ci si può vedere
e non ci si può contare ma solo ricordare
io conosco la mia vita e ho visto il mare
e ho visto l’amore da vicino da poterlo toccare
ma nelle notti di Maggio non può bastare
la voce di una canzone per lasciarsi andare
nelle notti come questa che ci si può aspettare
se non una canzone per farsi ricordare da te
per farsi ricordare da te.

Sarò bellissima

Il vento porta il metrò
E soffia su noi
Un gusto metallico
E gli altri scoprono in noi
Una strana ansietà
Sembriamo piccoli
Sarà bellissimo mi dici
Il centro della città…
E intanto corrono via
Scritte sui muri
Rivolte impossibili
Pensieri di una città
Lasciati per noi
Dal buio rivivono
Sarà bellissimo
Vedrai amore mio
Sarà bellissimo d’elettricità
Futuro e antico il centro della città
Occhi nella notte cercano un segnale
Uno spazio che ci faccia risalire riscattare
Cuori nella notte corrono alle scale
Con la vita in tasca
Ed una scheda per telefonare
Roma non l’ho vista mai
Dietro di noi
Quartieri satellite
La folla è un’onda che poi
Ci spinge su
Verso l’ossigeno
Ed è bellissimo di colpo
Il centro della città
Piazza di Spagna così
Intorno a me
Sgomenta l’anima
Cupole e pioggia perché
Il sole qui
Tramonta di fulmini
Ed è bellissimo
Insieme
Amore mio
Bellissimo questo gioco tra noi
Farti l’amore al centro della città
Occhi nella notte cercano un segnale
Uno spazio che ci faccia risalire riscattare
Cuori nella notte corrono alle scale
Con la vita in tasca
Ed una scheda per telefonare
Sarò bellissima
Amore
Nel centro della città.

Le tue chiavi non ho

Sorvolando i laghi degli occhi tuoi
Ho scoperto i fuochi che non vivi mai
Le domande e le risposte
Nel chiarore dei falò
Le insenature e coste
Come pieghe in fondo al tuo paltò
Volti senza nome di chi ti abbracciò
E colline in fiore solo un po’ più a nord
E ancora piccole emozioni di un’azzurra gelosia
Come tutte le canzoni che ti scrivo addosso anima mia
Le tue chiavi non ho
Ma la tua porta io spalancherò
Le tue chiavi non ho
Eppure nel tuo mondo
Ci sono entrato lo so
Poi discendo al volo sulla tua città
Dove immenso il cielo nell’oscurità
E trovo piccole paure frutto della fantasia
Come tutte le avventure che hai vissuto dentro anima mia
Le tue chiavi non ho
Ma la tua porta io spalancherò
Le tue chiavi non ho
Eppure nel tuo mondo
Ci sono entrato lo so
Alza quel tuo velo
E lasciami in te
Come in un pensiero
Le tue chiavi non ho
Della tua vita che conoscerò
E camminerò
Nell’aria della sera
Che mi aspettavo da un po’
Le tue chiavi non ho
Ma la tua porta io spalancherò
Le tue chiavi non ho
Eppure nel tuo mondo
Ci sono entrato lo so
Le tue chiavi non ho
Eppure nel tuo mondo
Ci sono entrato lo so
Le tue chiavi non ho
Ma la tua porta io spalancherò
Le tue chiavi non ho
Eppure nel tuo mondo
Ci sono entrato lo so.

Se fosse vero

Adesso che il silenzio copre me
in questa notte sto cercando chi?
Se c’è rimasto ancora
un po’ d’amore nel tuo cuore, cuore.
Io un po’ più intima
come vuoi tu.
Io che mi svesto da bambina
e sono donna nella notte, notte.
Vorrei, vorrei
vorrei perdermi negli occhi tuoi
vorrei darmi ancora
ancora di più
vorrei, vorrei
semmai, dovrei
far finta che tu non ci sei
e accarezzare la notte
la notte che brucia per te
semmai, vorrei.
Ma dopo tutto c’è fragilità
com’è confusa la felicità
io mi tuffo, poi riaffioro
io mi invento nella notte, notte.
Vorrei, vorrei
semmai, dovrei
vorrei, vorrei
che la notte non finisse mai
che non fosse solo il sogno che vorrei
il sogno che
vorrei, vorrei.

Ma che idea

Che idea
Che idea
Mi prendo un po’ di tempo per non pensare
Se chiudo gli occhi adesso potrei impazzire
Che idea
Che idea
Non riesco a immaginarmi un’altra storia
Se fossi un po’ diverso potrei tentare
E poi
Ma che idea
Che idea
Che idea
E poi
Ma che idea
Senza di voi
Chiedetevi perché ci si vuol bene
Chiedetevi cos’è che ci conviene
Anche soli e un po’ distanti
Che idea
Che idea
Se avessi un po’ di cuore potrei fermarmi
Guardando la mia gente saprei distrarmi
E poi
Ma che idea
Senza di voi
Chiedetevi perché ci si vuol bene
Chiedetevi cos’è che ci conviene
Anche soli e un po’ distanti
E poi
Ma che idea
Che idea
Che idea
E poi
Ma che idea
Senza di voi
Chiedetevi perché ci si vuol bene
Chiedetevi cos’è che ci conviene
Anche soli e un po’ distanti
Chiedetevi perché ci si vuol bene
Chiedetevi cos’è che ci conviene
Anche soli e un po’ distanti.

Sogno

Io non ti posso avere
ma ti sogno
tu non ti fai vedere
ma ti sogno
e ti dò molto più dell’anima
mentre sogno
mi sento un blocco nello stomaco
come un pugno.
E maledetto il momento che t’ho incontrato
e maledetto quell’attimo che t’ho amato
ma dov’è scritto che adesso ci dobbiamo lasciare… dove
e lasciami sognare
solo un po’… solo un po’.

E nonostante il dolore
io ti sogno
e vanno in fretta le ore
quando sogno
e noi facciamo un amore
lungo un sogno
perdiamo tutto il pudore
mi vergogno…
E maledetto il momento che t’ho incontrato
e maledetto quell’attimo che t’ho amato
ma dov’è scritto che adesso ci dobbiamo lasciare… dove
e lasciami sognare
solo un po’… solo un po’.

Mama

Cando sos murones currint in sa nibe
a su sole ‘e iberru yubilande
paret su mundu teneru ke attibe
ki sa bida mea ses niniande.
Mama, naran ki su bentu
yuket su lamentu
de sos ki non sunu
gai narat prus d’unu
nazemilu mama.
Mama, naran ki sa luke
un’ispera yuket
prite non bi falat
fintzas a cust’ala
nazemilu mama.
Mama, naran ki sa luna
zirat sa fortuna
tando poto arziare
akela zirare
nazemilu mama
nazemilu mama.
Cando sos murones currint in sa nibe
a sus sole ‘e iberru yubilande
paret su mundu teneru ke attibe
ki sa bida mea ses niniande.
Mama, mama soi tremende
mama non mi intendes
naze a custu fizzu
mama su disizzu
nazemilu mama.
Mama sa disamistade
frade contra frade
non si finit mai
prite semur gai?
Nazemilu mama.

Una bella canzone

Una bella canzone che ti spinge lontano
Quando solo il destino è a portata di mano
Che il tormento e l’assedio che ti da un’emozione
Se il futuro è una radio, una bella canzone
Le esperienze ci guardano dagli scaffali
Le pallottole sfiorano giorni banali
Ordinarie finzioni, si parla, si ride
Una bella canzone per acque cattive
Se brucia tutto il paradiso
Se amore adesso se ne va
Se ti risvegli all’improvviso
In catene o libertà
Un amico, un mondo attore, una speranza sarà
Respira e ti respirerà
Non cambia niente ma ti aiuterà
Tu cantala, e ti canterà
Se la notte hai paura di stare da sola
E persino la luna ti prende alla gola
Con la luce già spenta e il telefono no
Quella voce diventa una bella canzone
Se brucia tutto il paradiso
Se amore adesso se ne va
Se ti risvegli all’improvviso
In catene o libertà
Un amico, un mondo attore, una speranza sarà
Respira e ti respirerà
Non cambia niente ma ti aiuterà
Tu cantala, e ti canterà
Non cambia niente ma ti aiuterà
Un amico, un mondo attore, una speranza.

Mi manchi

Mi manchi…
quando il sole da’ la mano all’orizzonte,
quando il buio spegne il chiasso della gente
la stanchezza addosso che non va più via
come l’ombra di qualcosa ancora mia…
mi manchi…
nei tuoi sguardi e in quel sorriso un po’ incosciente
nelle scuse di quei tuoi probabilmente,
sei quel nodo in gola che non va più giù
e tu, e tu…
mi manchi…mi manchi…
posso far finta di star bene, ma mi manchi
ora capisco che vuol dire
averti accanto prima di dormire
mentre cammino a piedi nudi dentro l’anima
mi manchi
e potrei cercarmi un’altra donna ma m’ingannerei
sei il mio rimorso senza fine, il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e penso che mi manchi
ora che io posso darti un po’ di più
e tu, e tu…
mi manchi e potrei avere un’altra donna ma m’ingannerei,
sei il mio rimorso senza fine,
il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e penso che mi manchi

Una carezza d’aiuto

Quello che non va
è la tua caparbietà
è che tu vuoi avere sempre ragione
e così passano gli anni e gli amori
e lasciano i segni più dentro che fuori
e ora siamo qua
con le nostre identità
che non parlano per non litigare
eppure sai basterebbe un minuto
e una carezza sarebbe d’aiuto.
Per chi si vuole bene
e ancora si appartiene
come siamo adesso noi
che ci teniamo un po’ a distanza
ma in fondo in fondo al cuore
un poco di speranza c’è.
E ora dimmi u po’
rompe sempre quello là
più insistente di una goccia cinese
chiama e richiama di notte e di giorno
chissà che aspetta a levarsi di torno
e noi siamo qua
con le nostre identità
fermi ognuno sulla sua posizione
eppure sai basterebbe un minuto
e una carezza sarebbe d’aiuto.
Per chi si vuole bene
e ancora si appartiene
come siamo adesso noi
che ci teniamo un po’ a distanza
ma in fondo in fondo al cuore
un poco di speranza c’è.
E ora eccoci qua
basta con le ostilità
che ci abbiamo tanto cose da dire
come mi trovi con questo vestito
va meglio adesso che son dimagrito
io ti trovo ok
come al solito e lo sai
ma voi donne siete sempre più forti
tu la più forte che io ho conosciuto
ma una carezza sarebbe d’aiuto.
Per chi ti vuole bene
e ancora ti appartiene
e non sa rinunciare a te
anche se stiamo un po’ a distanza
ma in fondo in fondo al cuore
un poco di speranza c’è.