Eh, eh, eh, ma se me lo dicevi prima
Eh, se me lo dicevi prima
Come prima
Ma sì se me lo dicevi prima
Ma prima quando
Ma prima no
Eh, si prendono dei contatti
Faccio una telefonata al limite faccio un leasing
Se me lo dicevi prima
Ma io ho bisogno adesso, sto male adesso
Ma se me lo dicevi prima ti operavo io
Ma io ho bisogno di lavorare io sto male adesso
Eh sto male e sto bene macché il lavoro e mica il lavoro
Posso mica spedirti un charter
Bisogna saperlo prima che dopo non c’è lavoro, prima, capito
E allora è bello
Quando tace il water
Quando ride un figlio
Quando parla Gaber
E allora sputa su chi ti eroina
Perché il mondo sputa
Proprio quando nasce un fiore
Perché iniettarsi morte
è ormai anche fuori moda
Perché ce n’è già tanti che son venuti fuori
Oh, sei ancora qua
Vabbé, quanto sei alto
Uno e novanta
Eh eh eh non vai bene
Come non vado bene
Non vai bene
Se me lo dicevi prima ti dicevo che noi abbiamo bisogno della gente giusta
Tra l’1,60 l’1,60, tra l’1,60, capito
Cioè ho capito che quando uno sta male deve arrangiarsi da solo
E allora sarà ancora bello
Quando ti innamori
Quando vince il Milan
Quando guardi fuori
E sarà ancora bello
Quando guardi il tunnel
Che è ancora lì vicino e non ci credi ancora
Ne sei venuto fuori e non ci credi ancora
E ci hai la pelle d’oca e non ci credi ancora
Ti sei sentito solo
In mezzo a tanta gente
Sì ma guarda che di te e degli altri
A questa gente
Non gliene frega niente
E allora sarà ancora bello
Quando tace il water
E sarà anche più bello
Quando scopri il trucco
E allora sarà bello
Quando tace il water
Quando spegni il boiler
Quando guardi il tunnel
Quando, quando senti il sole.
Bocca di fragola
Perché tuci sei
non è una scherzo in più
ci sei
la bocca come fragola
che bacia e poi si ferma qua
senza dire parole ci entro per scoprire
che è sola da morire.
La prenso fra le labbra e poi
giriamo pure dove vuoi
in questa notte scura sbattiamo un po’ le ali
per non aver paura.
Son respiri
che non ci son più
son respiri
che non ci son più.
Non è uno scherzo in più
gli occhi come le lucciole
s’accendono di notte per
capire le parole che stringi fra le mani
ma è solo una canzone
che s’infila fra le lenzuola
poi tra le gambe tutta sola
ti soffia in un orecchio
tu spegni piano gli occhi
e non l’assorbi più.
Son respiri
che non ci son più
son respiri
che non ci son più
che non ci son più
tu…
La bocca come fragola
che bacia e poi si ferma qua
senza dire parole ci entro per scoprire
che è sola da morire.
La prenso fra le labbra e poi
giriamo pure dove vuoi
in questa notte scura sbattiamo un po’ le ali
per non aver paura.
Il poeta
Chissà perché nasce un poeta,
quel figlio di una notte inquieta,
quel figlio di una mezzoretta,
c’è poco tempo, lui mi aspetta,
quel figlio di una scampagnata,
di una frenata ritardata,
di una bottiglia troppo vuota
o della solita serata.
Chissà perché nasce un poeta,
forse per quella notte lieta
di due ragazzi troppo seri,
per la scintilla nei pensieri
che accende in cielo qualche stella,
per questa luna troppo bella,
per lo sfiorarsi di due mani,
per frasi tipo “dai, rimani”,
per corpi lisci come seta,
ecco perché nasce un poeta.
Chissà perché vive un poeta,
quel figlio di una stornellata,
di una parola disperata
che nella rima si è baciata,
di una parentesi ormai chiusa
dentro alla storia di una sposa,
di qualche apostrofo un po’ rosa
nascosto dietro ad una scusa.
Chissà perché vive un poeta
con quella sabbia tra le dita,
le scarpe a un palmo dalla strada
e gli occhi pieni di rugiada,
chissà perché vive un poeta,
chissà perché passa la vita
a raccontarci storie strane
piene di ladri e di donnine,
per dare un senso a questa vita,
ecco perché vive un poeta.
Chissà perché muore un poeta,
chissà perché lascia la vita
sopra la punta dei suoi piedi,
prima era qua, poi non lo vedi,
chissà perché poi di un poeta
resta una pagina ingiallita,
lui se n’è andato all’improvviso
con un saluto e un bel sorriso
per inseguire una cometa,
ecco perché muore un poeta.
Se non avessi te
Se non avessi te
Sarei una donna inutile
E invece tu sei qui sul mio cuscino
Stai dormendo già come un bambino
Se non avessi te
Sarei un uomo inutile
E invece è solo mio il tuo pensiero
Tu con me stai bene davvero
Se non avessi te
Come vivrei
Se non avessi te
Cosa farei
Ti porterei dove si sveglia il mare
E ti farei scaldare al primo sole
Tra le mie braccia forti dentro al cuore
Per non lasciarti andare
Se non avessi te
Nel cielo solo nuvole
E invece siamo noi che ci amiamo davvero
Noi un amore sincero indivisibile
Se non avessi te
Se non avessi te
Dimmi che non è possibile
Sempre insieme noi che accendiamo le stelle
Noi amici per la pelle inseparabile
Se non avessi te
T’inventerei
Se non avessi te
Ti ruberei
Se non avessi te
Nel cielo solo nuvole
E invece siamo noi che ci amiamo davvero
Noi un amore sincero indissolvibile
Se non avessi te
Se non avessi te
Dimmi che non è possibile
Oh no
Sempre insieme noi che accendiamo le stelle
Noi anime gemelle indivisibili
Se non avessi te
Io ti inventerei.
Canzoni
Quello che sta succedendo
sarà forse sì musicale
ma si tratta di noi
ti ricordi di noi
non sono cose che puoi
dirle in musica e farne via via
melodia
E allora :
” Tara tara tara tatta tatta”
ti ripeto
” Tara tatta tatta”
che si tratta di noi
quello che capita nelle canzoni
non può succedere in
nessun posto del mondo
tu ricordati di noi…
io non so
dire se qui sto
per piangere o ridere
o farmi una foto
per poi dire di me
tra qualche tempo di me
sai quel visino chi è
ero io qui lontana da chi
qui non c’è
E allora :
” Tara tara tara tatta tatta”
ti ripeto
” Tara tatta tatta”
che si tratta di noi
quello che capita nelle canzoni
non può succedere in
nessun posto del mondo
tu ricordati di noi
di noi
L’amore :
” Tara tara tara tatta tatta”
le parole la melodia
ma l’amore va via
noi siamo vivi
mi pare lo spero
non foglie morenti
così falsamente danzanti
se l’estate se ne va
a me
Sai che mi importa se l’estate poi
se ne va
se tra un anno torna
dai a me
sai tu cosa mi fai
se il cielo è terso
se un anno è trascorso
se il sole si è perso così
come fosse un bambino
sai che me ne importa poi
qui si tratta di noi.
Io come farò
Mi sento fuori posto
Faccio fatica a crescere
Ripeto la mia parte ma ormai
Non so più crederci
Questa bambina mi nasce dentro
Non ha pietà
Prende i mie giorni e li traduce
In fantasia
Un sorriso pagliaccio che canta
Posso inventarlo io
Una storia più ricca e felice
Posso inventarla io
Ma poi
Ma poi non lo so
Io come farò a inventarmi te
Per poterti davvero toccare
Io come farò a imparare che
Si può vivere senza un amore
I tuoi occhi no
La tua bocca no
Io non me li posso inventare
La presenza no
La tua assenza no
Io non me la posso inventare
Un interno con stelle di carta
Posso inventarmi io
La magia di un incontro rubato
Posso inventarmi io
Ma poi
Ma poi non lo so
Io come farò a inventarmi te
Per poterti davvero toccare
Io come farò a imparare che
Si può vivere senza un amore
I tuoi occhi no
La tua bocca no
Io non me li posso inventare
La presenza no
La tua assenza no
Io non me la posso inventare
Io come farò a inventarmi te
Per poterti davvero toccare
Io come farò a imparare che
Si può vivere senza un amore
Io come farò
Io come farò
Io come farò.
Sei tu
Con te la storia è una battaglia
vuoi sempre aver ragione tu
anche tua madre non si sbaglia
quando dice che in famiglia
la vuoi sempre vinta tu
ed io non sono la tua maglia
che te la infili quando vuoi
e se non hai peccato scaglia
la tua pietra sul mio cuore
che non sente più dolore
sei tu sei tu sei tu
non farmi male
scaldami di più di questo sole
tu che hai dato sempre di meno
fammi addormentare sopra il tuo seno
sei tu sei tu ehi tu
così non vale
voglio molto di più
da questo strano amore
un po’ zucchero e un po’ veleno
fatti respirare dai fatti godere
sei tu
ma se questa storia è una battaglia
allora vinci sempre tu
meriti proprio una medaglia
che su una faccia c’è il mio nome
e sull’altra il mio dolore
sei tu sei tu sei tu
non farmi male scaldami di più di questo sole
tu che hai dato sempre di meno
fammi addormentare sopra il tuo seno
sei tu ehi tu
così non vale
voglio molto di più da questo strano amore
un po’ zucchero e un po’ veleno
fatti respirare dai fatti giocare
sei tu…
tu che hai dato sempre di meno
fammi addormentare sopra il tuo seno
sei tu ehi tu
così non vale
voglio molto di più da questo strano amore
un po’ zucchero e un po’ veleno
fatti respirare dai fatti godere
sei tu…
tu che hai dato sempre di meno
fammi addormentare sopra il tuo seno.
Cara terra mia
Come va, come va
Tutto ok, tutto ok
Come va, come va
Tutto ok, tutto ok
E il cuore
Sì, va bene
Va bene
Ogni sera dal telegiornale
Vedo che c’è tutto che non va
Mafia, droga e gente che sta male
E la colpa di chi mai sarà
Ma tu lo sai che l’undicesimo comandamento è
Non inquinare
Il mare sta morendo di dolore
I fiumi di vergogna e impurità
Quel buco nell’ozono fa rumore
Che cos’altro poi succederà
Cara terra mia
Ti stan spaccando il cuore e tu lo sai
Cara terra mia
Che razza di futuro troverai
Nei tuoi giardini i fiori sono già
Siringhe, vetri e oscenità
Cara terra mia
Sei l’unica speranza che ci sia
S.O.S. a chi lo capirà
Come va, come va
Tutto ok, tutto ok
E l’amore
Oggi va di moda il demenziale
Facce da P in grande quantità
Mentre l’effetto serra è sempre attuale
Dimmi che soluzione ci sarà
Cara terra mia
Ti stan spaccando il cuore e tu lo sai
Cara terra mia
Che razza di futuro troverai
Nei tuoi giardini i fiori sono già
Siringhe, vetri e oscenità
Cara terra mia
Sei l’unica speranza che ci sia
S.O.S. a chi lo capirà
Come va, come va
Tutto ok, tutto ok
Come va, come va
Tutto ok, tutto ok
Ma tu che fai.
Io e il cielo
Sarà che il sole si era spento
sarà questo mio pianeta stanco
che rinasce come un fiore a primavera
insieme alla mia storia.
Sarà la luce dell’aurora
sarà che non ho più paura
se adesso come una rondine ferita
spalanco i remiganti e poi
m’innalzo libera
e posso ancora conquistare.
Il cielo non finisce all’orizzonte
il cielo né si può
strapparlo come un velo
per scoprire dietro cosa c’è.
Sento le sue mani su di me
ma frse è nostalgia.
Sarà il vento della sera.
Sarà questa nuova mia avventura
che piana su di un mare appena nato
e naufragando su di un’isola
rinasco libera
e posso ancora rivedere.
Il cielo come può cambiare
a volte il cielo non ha fine
non ha storie… il cielo
lì ci incontreremo io e te stanne certo.
Il cielo non finisce all’orizzonte
il cielo né si può
strapparlo come un velo
per scoprire dietro cosa c’è
è capitato a me.
Si chiama Hélène
Oggi 20 dicembre
non manca molto a Natale
non c’è più il sole ma in compenso adesso finalmente c’è
Helène Helène
da quasi un mese sta con me
Helène Helène
e il cielo è un po’ più bello
anche se piove
più bello
ora che ho il sale
non è italiana ma ha i capelli neri come avevi tu
per ora è un nome ma è di più
Helène Helène
è molto più invadente.
Ma l’incredibile
è che vivendoci di più
non ci stanchiamo mai
si chiama Helène e la conoscerai
si chiama Helène vedrai che l’amerai.
Ora sto sorridendo
mentre ti sto scrivendo
che lascia in giro i suoi collants e non c’è il latte
quasi mai
Helène Helène
la prima notte senza lei
Helène Helène
non ho dormito niente.
L’incomprensibile
è che amandoci di più
non ci stanchiamo mai
si chiama Helène e la conoscerai
si chiama Helène vedrai che l’amerai.
Helène Helène
è molto giovane ma è lei
Helène Helène
quella importante.