Girano i tuoi capelli
Come corde di una giostra
Gira il suono di una radio in testa
In questa primavera di ginestra
E noi qui alla finestra
Ad aspettare di salire
comunicando le intenzioni
Di vivere alla grande incatenando l’anima alle canzoni
E noi qui
E così che se ne va
Anche l’ultima canzone
Sembra ieri che eri qua
Ma la vita non è mai la stessa
Pensa se domani fosse un giorno eccezionale
Uno di quei giorni senza il telegiornale
Pensa un giorno nuovo senza buoni né cattivi
Dove l’unico pensiero essere vivi
E noi qui tra la gente
Girano le parole
Anche quelle che non dicono niente
Girano le gonne delle donne
Sempre in cerca di un diamante
E noi qui
E così che se ne va
Anche l’ultima canzone
Sembra ieri che eri qua
Ma la vita non è mai la stessa
Pensa se domani fosse un giorno eccezionale
Uno di quei giorni senza il telegiornale
Pensa un giorno nuovo senza buoni né cattivi
Dove l’unico pensiero essere vivi
Senza più domande frasi fatte falsi miti
Ma con l’unico pensiero di essere vivi
Pensa se domani fosse un giorno eccezionale
Con il mondo tutto in strada a festeggiare
E noi qui
Tra la gente.
E’ soltanto una canzone
E si fa presto a dire
Dai non ci pensare
Non era un grande amore
Faccio di tutto per convincere il mio cuore
Ma non ne vuol sapere
E mentre il vento della sera spazza via
Le ultime parole
Qui nel silenzio
Vado ancora a naufragare
Dentro il tuo respiro
E questa notte
Vado a caccia di pensieri
E di te come eri ieri
E quella tristezza che mi ha spinto in fondo al mare
Con solo due parole
Ma come hai fatto a strapparmi via dal cuore
Per farmi poi morire
Ed hai cercato di mentire
Per ancora farmi male
Questo amore che cos’è
Una voglia di gridare
Il bisogno di inventare
Emozioni da strappare
Dalle mani di quel cielo che
Avrei voluto ritrovare in te
Ma tu lo sai
Che cosa fa l’amore
Ci fa dannare poi pentire
E maledire
Ma lo lasciamo fare
Anche se in fondo
Questa è una storia come tante
Che non promette niente
Io l’ho cercato, ritrovato
Ogni volta e poi perduto
Questo amore che cos’è
Una voglia di gridare
Il bisogno di inventare
Emozioni da strappare
Dalle mani di quel cielo che
Avrei voluto ritrovare in te
Questo amore che cos’è
è una storia o un’avventura
è una goccia dentro un fiume
O l’inganno di una sera
O soltanto una canzone che
Che qualcuno un giorno ascolterà
E che nemmeno capirà.
Gaetano
Com’eravamo stupidi, Gaetano
Ci facevamo male e poi ridevamo
Com’eravamo ingenui, Gaetano
Noi liberi sino alla fine e poi ci legavamo
E ti ricordi di come eravamo, amo
Ero, eri ero eravamo, amo
Ero, eri, ero eravamo, amo
Com’eravamo falsi, Gaetano
Mi avresti ucciso volentieri e ci sorridevamo
Com’eravamo fessi, Gaetano
E quanti soldi spesi senza mai niente in mano
E ti ricordi di come eravamo, amo
Ero, eri ero eravamo, amo, amo
E adesso c’hai un figlio Gaetano
E adesso a lui che cosa gli diciamo
Non glielo dire no di come eravamo
Stringilo forte e poi poi prendigli la mano
Com’eravamo stupidi Gaetano, com’eravamo falsi
Ero, eri ero eravamo, amo, amo
Ero, eri ero eravamo, amo, amo
Com’eravamo giovani, Gaetano
I nostri amori persi e anche noi ci perdevamo
Com’eravamo stupidi Gaetano, com’eravamo falsi
Ero, eri ero eravamo, amo, amo
Ero, la la la la la.
Giselle
Un paio di scarpette ricucite
Un sogno da nascondere nello chignon
Un passo in punta per l’eternità
Volavo lontano di qua
A primavera sbocciano le rose
E giù cadevo in punta le mie cose
Ballando io non ero più bambina
Volando, cadendo dal cielo in te
Intanto avevo solo sedici anni
Ma le altre a me sembravano più grandi
Ognuna di un ragazzo in motocicletta
Il sesso, dava fretta
Ricordo come fosse stato ieri io e te
Insieme là dove il vento balla là
Si fa grandi senza crescere
Tuo padre con te non era mai stato dolce
Non lo mostravi ma lo so
Quella voglia di volare via
Cadevo dal cielo fra le tue dita
E adesso mi ricordo ballerina
Farfalla in calzamaglia Gisellina
Che ballo sola dove balla il vento
Sull’acqua, al deserto
Ricordo come fosse stato ieri io e te
Insieme là dove il vento balla, là
Si fa grandi senza crescere
Tuo padre con te non era mai stato dolce
Non lo mostravi ma lo so
Quella voglia di volare via
Cadevo dal cielo fra le tue dita
Per te che mi dimentichi più spesso
Per te che non ricordi dove e quando
Per noi avorio ed ebano, un pas de deux
Volando, cadendo.
Gli altri siamo noi
Non sono stato mai più solo di così
è notte ma vorrei che fosse presto lunedì
con gli altri insieme a me per fare la città
con gli altri chiusi in se che si aprono al sole
come fiori quando si risvegliano, si rivestono,
quando escono, partono, arrivano
ci somigliano angeli avvoltoi,
come specchi gli occhi nei volti
perché gli altri siamo noi.
I muri vanno giù
al soffio di un’idea
Allah come Gesù in chiesa o dentro una moschea
e gli altri siamo noi ma qui sulla stessa via
vigliaccamente eroi lasciamo indietro pezzi di altri nodi
che ci aspettano e si chiedono perché nascono e subito muoiono
forse rondini foglie d’ Africa
ci sorridono in malinconia
e tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.
Quando cantano,
quando piangono
gli altri siamo noi.
siamo noi siamo noi
In questo mondo gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Noi che stiamo in comodi deserti
di appartamenti e di tranquillità
lontani dagli altri,
ma tanto prima o poi gli altri siamo noi.
In questo mondo piccolo oramai
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Si gli altri siamo noi
fra gli Indios e gli Indù
ragazzi in farmacie che ormai non ce la fanno più,
famiglie di operai licenziati da robot
e zingari dell’est in riserve di periferia
siamo tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.
L’amazzonia
il Sud Africa,
gli altri siamo noi.
siamo noi siamo noi
quando sparano
quando sperano
Gli altri siamo noi
siamo noi siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
In questo mondo gli altri siamo noi
In questo mondo piccolo oramai
Gli altri siamo noi
In questo mondo gli altri siamo noi.
Gli uomini
Gli uomini quelli forti
E dalla pelle dura
Scelti dalla fortuna
Poca fatica, nessuna duna
Gli uomini, quelli grandi
Dai muscoli ai pensieri
Quelli più risoluti
Con pochi sbagli
E mai caduti
Gli uomini che non si voltano mai indietro
Quelli misurati
Con la vita scritta in un metro
Gli uomini
Così bene convinti
Che o non crescono mai
Oppure sono finiti
No, non sono quelli i vincitori
Spesso son proprio loro i traditori
E tu, che sai d’aver perduto
Non ti buttare mai
Non rotolare mai
Gli uomini, quelli veri
Che passano più avanti
Non ce ne sono tanti
è uno dei motivi
Per farne eroi e santi
Gli uomini che non si spendono in un gioco
Saldi come montagne
Non piangono e non ridono per poco
Fermi da non aver amato
Che o dentro sono feroci
Oppure t’hanno imbrogliato
No, non sono quelli i vincitori
Spesso son proprio loro i traditori
E tu, ammesso che hai perduto
Non ti fermare mai
Non ti sprecare mai.