Con gli occhi bene aperti
chiediamo un po’ d’amore
alla persona che vorremmo fare rimanere
E ci facciamo male
se la pressione sale,
poche parole e ci precipita il morale giù…
Cos’è che ci trascina fuori dalla macchina,
cos’è che ci fa stare sotto ad un portone,
cosa ci prende,
cosa si fa,
quando si muore davvero?
Mistero!
Il gioco si fa duro
e non si può dormire,
e non sappiamo più decidere se ripartire…
E batte forte il cuore
anche per lo stupore
di non capire l’orizzonte che colore ha…
Cos’è che ci cattura e tutto ci moltiplica,
cos’è che nella notte fa telefonare…
Quanto si chiede,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Abbiamo già rubato,
abbiamo già pagato,
ma non sappiamo dire quello che sarebbe stato…
Pace non abbiamo,
nemmeno la vogliamo,
nemmeno il tempo di capire che ci siamo già…
Cos’è che ancora ci fa vivere le favole,
chi sono quelli della foto da tenere
cosa si cerca,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Sarai sincera?
Dimmelo, dimmelo!
Sarai sincera?
Ah, ah!
Il breve mistero di vivere è il solo mistero
che c’è!
Dipende solo da te,
prendere la mano è facile…
La verità che la vita ci dà
è una fredda carezza,
nel silenzio che c’è…
Cos’è che ci cattura e tutto ci moltiplica,
cos’è che nella notte fa telefonare…
Quanto si chiede,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Quanto si chiede,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Mistero!
Una canzone d’amore
Ricordi quella domenica
Che il vento quasi ci portava via
Camminavamo mano nella mano
Lungo la strada della ferrovia
Ed io ti guardai sorridere
Sussurrandoti le parole
Di quel lento che sembrava proprio
Scritto apposta per noi due
Di colpo ritrovai
I tuoi occhi dentro ai miei
Ed una stella poi
Si accese su di noi
Se una canzone d’amore potesse arrivare
Lontano da qui, per raggiungere
Chi sta aspettando che cambi qualcosa
Dove il fuoco è ancora acceso
Dove c’è chi spera e chi si è arreso
Se una canzone d’amore potesse cambiare
La storia e fermare la mano di chi
Non sa chiedere niente di più al cuore
Non avrebbe più frontiere
Se a cantarla ci provassimo anche noi
Quante pagine di solitudine e quanta vita buttata via
Sotto un cielo che non ha più angeli
Da dirottare qui
Io che ho incontrato te
Vorrei che il mondo fosse come noi
Indivisibile
Un nodo che non si scioglie mai
Se una canzone d’amore potesse arrivare
Lontano da qui, per raggiungere
Chi sta aspettando che cambi qualcosa
Dove il fuoco è ancora acceso
Dove c’è chi prega e chi si è arreso
Sarebbe già domani
E non saremmo più così lontani
Se una canzone d’amore ci aprisse una strada
Partendo da qui
Non avrebbe più frontiere
Se a cantarla ci provassimo anche noi
Se a cantarla ci provassimo anche noi.
Non ci prenderanno mai
Benedetta gioventù che brilli di incertezze
Hai tanti sogni da difendere
Affidi alle canzoni le tue rivoluzioni
E al sesso facile l’amore irraggiungibile
Maledetta gioventù orgoglio e debolezza
Mai tentazioni da respingere
E ammazzeresti il mondo che non ti può aiutare
Nella tua guerra contro questa solitudine
Chiedi alla vita di lasciarti vivere
Ma sai che ci sarà chi ti convincerà a non vedere niente in questa via
Ma non ci prenderanno nel silenzio nella rabbia e nel dolore
Non ci insegneranno ad uccidere e morire
Conosceremo la paura che ci può spezzare il cuore ma salteremo il fosso
Non ci metteranno in testa false croci né bandiere
Non ci spiegheranno l’odio né l’amore
E quando il maledetto mondo sembra che non cambi più
Si può lottare, si può gridare non ci prenderanno mai
Benedetta gioventù che senza un soldo in tasca
Hai già tesori da proteggere
Perché non ti accontenti vuoi strade ed orizzonti
E cerchi aiuto nel tuo duro eterno crescere
Chiedi alla vita di lasciarti vivere
Ma sai che ci sarà chi ti costringerà a non vedere niente in questa via
Ma non ci prenderanno nel silenzio nella rabbia e nel dolore
Non ci insegneranno ad uccidere e morire
Conosceremo la paura che ci può spezzare il cuore ma salteremo il fosso
Non ci metteranno in testa false croci né bandiere
Non ci spiegheranno l’odio né l’amore
E quando il maledetto mondo sembra che non cambi più
Si può lottare, si può gridare non ci prenderanno mai
Ma non ci prenderanno nel silenzio nella rabbia e nel dolore
Non ci insegneranno ad uccidere e morire
E quando il maledetto mondo sembra che non cambi più
Non ci prenderanno mai.
Uomini addosso
Hai le braghe che scoppiano
E quando mai te ne vai
La signora è da cuocere
Uomini sempre addosso
Avanti marsch
Vai che scatta lo scandalo
Tutti pronti coi flash
Cameriere una camera
Uomini sempre pronti
Sono qua
Ma quando torna il sole
Uomini sulle scale
Uomini nei paltò
Uomini vanno via
Mi hai riempita di figli tuoi
Mi hai comprata nei bar
Mi hai sposata davanti a Dio
Uomini addosso a questo
Corpo mio
Ma quando torna il sole
Gli uomini sulle scale
Gli uomini nei paltò
Gli uomini vanno via
Vanno a rifare i soldi
A ripulirsi il cuore
Ognuno a casa sua
Gli uomini che bugia
Torna dalla tua femmina
Tanto al buio si sa
Le gatte si assomigliano
Uomini sempre addosso
Avanti marsch
Uomini sempre addosso
Avanti marsch
Ho le braghe che scoppiano
Devi dirmi di sì
Altrimenti mi ammazzo qui
Uomini sempre addosso
Avanti marsch
Avanti marsch
Avanti marsch.
Non dire mai
In questa sera sporca di solitudine e malinconia
Io penso a te
Che sprofondato dentro il tuo giubbotto gli occhi fissi al cielo
E il cielo fissa te
A te che avevi quella grinta arrampicata sul destino
E che sognavi il mondo giusto di un bambino
Maledetta spada che ti porta giù
Sempre più giù
E quante vite già vissute e già spogliate
Proprio come la tua
Ragazzi soli senza più la voglia dell’estate
Quante risate io e te
Vorrei trovare le parole, le più dolci, giuste
Vere e sole
Per ridarti il desiderio di allegria
E la speranza che negli occhi tuoi
Nuove luce avrai
E non dire mai
Che il tuo cielo è senza ali
Che il vento strappa sempre
Ogni tua preghiera
E non dire mai
Che non tu ce la farai
Non dirlo mai
Ragazzi soli
Con il cielo per cappotto
Sempre più a fondo
Ma il cuore stretto stretto
E non dire mai
Che tu non ce la farai
E no, non dirlo mai
E no, non dirlo mai
Fra tante nubi dove il sole, ormai è di spalle
Uno spiraglio c’è
E in questa vita senza spazio per i miracoli
Io sto con te
Anche se quell’ansia che ti prende per la mano
E ti porta sempre mille mondi più lontano
Maledetta spada che ti porta giù
Sempre più giù
E non dire mai
Che il tuo cielo è senza ali
Che il vento strappa sempre
Ogni tua preghiera
E non dire mai
Che non tu ce la farai
Non dirlo mai
Ragazzi soli
Con il cielo per cappotto
Sempre più a fondo
Ma il cuore stretto stretto
E non dire mai
Che tu non ce la farai
Che il tuo cielo è senza ali
Che il vento strappa sempre
Ogni tua preghiera
E non dire mai
Che non tu ce la farai
E no, non dirlo mai
E no, non dirlo mai
Tu no, non dirlo mai.
Non è tardi
Chissà che cosa c’è dopo per noi
Forse un Dio dallo sguardo ribelle che non si pente mai
Forse un Dio che bestemmia ogni tanto e alza la radio
Proprio come noi, come noi
Chissà che cosa c’è dopo per noi
Un treno verso il centro dell’inferno o un volo per le Hawaii
O sono un Harley Davidson rossa con la coda di fuoco
Per continuare il gioco, per correre anche dopo
Io non voglio stare con chi ha umiliato la mia generazione
Con quelli belli e troppo perbene a cui non so che dire
Con chi è drogato di denaro, con chi ti guarda dalla testa in giù
No, io non voglio stare, no non voglio starci più
Io voglio stare con chi ha l’anima mia
Con chi ha inventato una moto e da sempre, da sempre fugge via
Con chi si guarda allo specchio e dice un’altra bugia
E dice domani domani cambiamo ma oggi no
Chissà che cosa c’è dopo per noi
Per noi che non abbiamo esempi e certo non lo saremo noi
Per noi che dopo pianto ci scappa sempre da ridere
Qualche volta no, no qualche volta no
Io non voglio stare con chi ha già fatto il giudizio universale
Ma sa benissimo però da quale parte stare
Con chi ti giura che è per sempre e poi ti giri e non lo vedi più
No, io non voglio stare, no non voglio starci più
Io voglio stare non chi ha l’anima mia
Con chi ha inventato una moto e da sempre, da sempre fugge via
Con chi teneva a qualcuno che se n’è andato via
E dice domani domani cambiamo ma oggi no
No, non è tardi, no non è tardi mai
Non è tardi, non non è tardi mai
Io voglio stare con chi ha l’anima mia
Con chi ha inventato una moto e da sempre, da sempre fugge via
Con chi si guarda allo specchio e dice un’altra bugia
E dice domani domani cambiamo ma oggi no.
Figli di chi
I figli noi dell’inquietudine
d’imbarazzanti perché
sfidiamo amori e solitudini
cercando dio ma dov’è
quei figli noi che si trasformano
tra genitori che non crescono
certi che questa realtà
non cambierà noi.
Figli per che figli di chi
non massacrateci così
stesi sui muri tra i silenzi più duri
sospiriamo un futuro
ma faremo da noi.
Figli di che figli di chi
nati da distrazioni si
figli di chi vuole darci l’amore
di chi prova a capire
e a sbagliare con noi.
Così ci trovi in piedi nei fast food
o a fare a botte perché
a far l’amore nelle macchine
con tutti i vetri che si appannano
non disperderti per me
impegnami a vivere.
Figli per che figli di chi
non massacrateci cosi
figli d’insulti ci fingiamo più adulti
siamo a volte violenti
per paura o chissà
Figli di che figli di chi
non tratteneteci cosi
ma potremmo affondare
soli senza di voi.
E mentre voi sparite
noi siamo nei casini
ma il mondo è qui e si chiede perché
non può credere in me me
e fermarsi con me.
Non dateci addosso incontriamoci adesso
non possiamo affondare
se restiamo con voi
ma siamo noi quelli fatti così
ritrovati voluti
siamo figli di chi.
Non so più a chi credere
No no non so
non so più a chi credere, no…
No no non so
non so più a chi dare del tu
se vuoi vivere una vita così
basta dire sì
io dico no, no non so
non so più se crederti o no
no no io no
io non credo all’uomo che sei
Tutti dicono le stesse bugie
tutti parlano non sanno ascoltare
Non puoi vivere una vita così
non so a chi credere
non so se credere
confuso e schiavo di
di chi non sa decidere
non so vivere una vita così
basta dire sì
io dico no
Non puoi vivere una vita così
Mentre loro sparano al sole
mentre loro sporcano il cielo
io continuo a gridare
vivere di pelle e di cuore
chiamare fino a farsi del male
resta l’unica cosa
l’unica cosa da fare
i bambini giocano al sole
nei loro disegni c’è il cielo
e devono continuare io
io non so cosa fare
io non so cosa fare
io non so cosa fare
io non so cosa fare
confuso e schiavo di
di chi non sa decidere
per me per te per noi
non so a chi credere
non so se credere
confuso e schiavo di
di chi non sa decidere
per me per te per noi
per me per te per noi
per me per te per noi…
Finché vivrò
Finché vivrò, finché vivrò
Avrò il diritto di dirti di no
La nostra storia non va
Non sono il tuo pupazzo non credi che sia meglio
Se la chiudiamo così
Che tanto non la smetti mi usi e poi mi getti
E poi mi cerchi un’altra volta
E un’altra volta vinci tu non sai che
Di queste storie io non vivo più
Allora prendi la tua strada stavolta non tornare più
Finché vivrò, finché vivrò
Avrò il diritto di dirti di no
Finché vivrò, finché vivrò
Posso restare da solo lo so
Amore mio ma come devo dirti che il sesso non è tutto per me
Sì lo so sarò cretino ma tu come fai a domandarmi dopo averlo fatto come stai
A parte il fatto che sto male
E stare bene non si può
Allora giuro chiudo la porta e non apro più
Amore grande come il sole
Amore come il cielo blu
Finché vivrò, finché vivrò
Avrò il diritto di dirti di no
Finché vivrò, finché vivrò
Posso restare da solo non so
Finché vivrai, finché vivrò
Avrai il diritto di dire di no
Finché vivrai, finché vivrò
Ma tu puoi restare da solo sì o no
Non so ma giuro questa storia è una schiavitù
Perché mi è entrata nel cervello
E poi non esce più
E tu hai voglia a stare male, a stare male
E dire io non voglio sì ti voglio
Fino a quando morirò
Finché vivrai
Finché vivrò
Finché vivrò, finché vivrò
Io non lo so se avrò la forza di dire di no
Finché vivrò, finché vivrò
Sarà una storia o sarà amore
Ma è tutto quello che ho
Finché vivrò, finché vivrò
Mi hai rovinato la vita
E per la vita ti avrò
Finché vivrò, finché vivrò.
Non volevo
Tra i fiumi e le colline
Si spengono tramonti
Per noi che siamo piccoli
E un po’ soli
La sera è così fresca
La luna è così chiara
Vorrei provare
A non pensare a niente
E mi confondo con le nuvole
E volo in alto oltre il mio respiro
Lungo le sere
Le strade e le frontiere
Si sente un suono forte
Un rimbombar di canto
E noi distesi a farci ombra
Sognando isole e mondi indefinibili
E no che non volevo
Lasciarti in questo posto
E no e no
Lo so che non volevo
Tenerti come un sasso
E no che non volevo
Come siamo difficili
Quando ci innamoriamo
Siamo sottili vele
Contro un vento silenzioso
Ti prenderei per mano
Ti porterei lontano
Da questi grattacieli
E case di metallo
E l’uno accanto all’altro senza far rumore
Sognando isole e mondi indefinibili
E no che non volevo
Lasciarti in questo posto
E no e no
Lo so che non volevo
Tenerti come un sasso
E no che non volevo.