Quattro amici
che citofonano giù
da mercoledì non ti si vede più
hanno aperto un posto strano
un disco-pub
perché non si va
perché non si va
Senza troppa voglia
ordiniamo un drink
io che penso
che cos’è che faccio qui
gli altri che mi guardano
e si chiedono
che cosa non va
che cosa non va
Senza averti qui
senza problemi senza limiti
Non è così bello come dicono
Senza averti qui…
non ti passa
dura ore un attimo
Suoni e immagini
dal video juke-box
questo posto non mi piace
neanche un po’
forse non è il posto
forse sono io
Quello che non va
Quello che non va
E voi perché fate
quelle facce lì
lo so che non ci
si comporta così
che dovrei essere
un po’ di compagnia
non è colpa mia
non è colpa mia
Senza averti qui
senza problemi senza limiti
Non è così bello come dicono
Senza averti qui
non è che ci si senta liberi
non ti passa dura ore un attimo
Senza averti qui
senza problemi senza limiti
Non è così bello come dicono
Senza averti qui
non è che ci si senta liberi
non ti passa dura ore un attimo
Senza averti qui.
L’uomo col megafono
C’era una volta un re che disse alla sua serva
raccontami una favola
e la serva incominciò e disse
c’era una volta un re che disse alla sua serva
raccontami una favola e la serva incominciò.
L’uomo col megafono parlava parlava
parlava di cose importanti,
purtroppo i passanti,
passando distratti,
a tratti soltanto sembravano ascoltare il suo monologo,
ma l’uomo col megafono credeva nei propri argomenti
e per questo andava avanti,
ignorando i continui commenti di chi lo prendeva per matto
però il fatto è che lui soffriva lui soffriva davvero
L’uomo col megafono cercava,
sperava, tentava di bucare il cemento
e gridava nel vento parole di avvertimento e di lotta,
ma intanto la voce era rotta
e la tosse allungava i silenzi,
sembrava che fosse questione di pochi momenti,
ma invece di nuovo la voce tornava
Compagni! Amici! Uniamo le voci!
Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
L’uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo,
lui così magro, profondo e ridicolo insieme,
lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa,
e che grida un tormento reale,
non per un esaurimento privato e banale,
ma proprio per l’odio e l’amore,
che danno colore e calore, colore e calore
ma lui soffriva lui soffriva davvero
Compagni! Amici! Uniamo le voci!
Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
Compagni! Amici! Uniamo le voci!
Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
Compagni! Amici! Uniamo le voci!
Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!
Troppo sole
Cosa vedi amico mio, solo la solita vecchi pentola
Acqua bollente, carne ossa, patate
Nessun messaggio questa vecchia pentola
Solo che la zuppa è buona e ti fa capire che hai fame
Ma io sono un indiano
L’acqua che bolle è il cielo
La carne gli animali
Il vapore il respiro
Tutto questo è sacro
Quando io guardo la pentola
Penso al mistero
Vento, pioggia, sole
Capirli non con la testa ma con il cuore
Sediamoci nella pianura, sediamoci nella pianura
Voglio essere come un albero, voglio pensare come un animale
Annusa l’aria, annusa l’aria, io cavalco nella pianura
E mi sembrava che i rami dell’albero navigassero nel cielo
Ho pregato per gli animali, per il granturco, e per i meloni
E camminavo dentro l’erba alta ed ascoltando tutte le canzoni
Non sono sordo, non sono sordo, io porto le pietre sacre
Stavo fermo senza guardare ascoltavo le formiche parlare
Ringrazio i fiumi ed i ruscelli, ringrazio la zucca ed il fagiolo
è bellissimo questo mio popolo, è bello questo cielo
Quanta luce, quanta luce nel mio cuore
Vale la pena vivere, vale la pena morire
Io voglio camminare felice
Io voglio camminare nella pioggia
Io voglio camminare sul sentiero del miele
Io voglio camminare nella gioia
Io desidero camminare
E mi hanno detto che non era vero, che ero soltanto fuori di me
Che avevo preso troppo sole al mare con tutto il sole che c’è
Troppo sole, troppo sole per me
Troppo sole, troppo sole per me
Io voglio molto bene al lupo perché ulula alla luna
è veramente mio fratello quando ulula alla luna
Battono i tamburi, battono i tamburi. battono sotto la luna
Io danzo sulle nuvole, io danzo al chiaro di luna
Voi volete che tagliamo l’erba, voi volete che vendiamo il fieno
Per diventare sempre più ricchi e per sognare sempre di meno
I sognatori sono i messaggeri dello spirito del mondo
Tutte le nostre canzoni noi le abbiamo imparate in sogno
Povero uomo bianco nella tua violenza, nel tuo splendore
Hai perduto la tua memoria hai dimenticato di avere un cuore
E vuoi la mia, vuoi la mia, la mia memoria per il tuo cuore
Prendi tutta quella che vuoi, prendila tutta me ne resta ancora
E gli occhi dell’aquila in me
E la mitezza della lepre in me
E la forza dell’orso in me
Il silenzio dei pini del bosco
E la dolcezza della mia bocca
E mi hanno detto che non era vero, che ero soltanto fuori di me
Che avevo preso troppo sole al mare con tutto il sole che c’è
Troppo sole, troppo sole per me
Troppo sole, troppo sole per me
Sfiorami col tuo respiro, donami una lunga vita
Sfiorami col tuo respiro, dinami una lunga vita
Ti ho decorato con le mie perle, ti ho tagliato e ti ho cucito
Sfiorami col tuo respiro, donami una lunga vita
I sogno sono messaggeri dello spirito del mondo
I sogno sono messaggeri e danno forza ai sognatori
Chi lavora sempre non ha tempo per sognare
Solo chi sogna si potrà salvare
E la bellezza sia davanti a me
E la bellezza sia dietro me
E la bellezza sia intorno a me
E tutto sarà bellezza
Io danzo sulla terra rossa
E mi hanno detto che non era vero. che ero soltanto fuori di me
Che avevo preso troppo sole al mare. con tutto il sole che c’è
Troppo sole, troppo sole per me
Troppo sole, troppo sole per me
Troppo sole, troppo sole per me
Troppo sole, troppo sole per me.
La vestaglia
E con quel viso stanco
E la vestaglia un po’ macchiata
Coi tuoi decisi no e con quell’aria sempre indignata
La femminilità lasciata là sotto il lenzuolo
Mi fai venir la voglia di restarmene da solo
Con tutto il gelo che oramai ti stai portando appresso
Con il veleno che mi hai sempre gettato addosso
La voglia che io avevo di ricominciare
Nemmeno è nata che è già morta nel mio cuore
Eppure a volte mi ritrovo lì a pensare
A quella donna che dormiva sul mio cuore
Ed il suo viso non riesco a ricordare
Però non scordo quello che mi ha saputo dare
E contraddirmi per te per te è un piacere
E’ diventato ormai una forma di dovere
E sai io non sopporto più nemmeno la tua voce
Avrei bisogno solamente di un po’ di pace
Ed ogni notte tu tu ti arrendi sempre un po’ più tardi
E il desiderio che hai per me fa parte dei ricordi
Ed io vorrei parlare e dirti dirti tante cose
Ma non trovo le parole forse son finite
E sopportarci andare avanti a cosa serve
Quando tutto è insopportabile
E dare almeno un po’ d’amore
Ormai non vuoi o non sai farlo più
Ridiamo con gli amici fino al momento di tornare a casa
E poi di nuovo un muro e poi ancora quel silenzio
Tu cambi viso cambi passo
Togli quello che hai addosso
E’sempre bello rivedere la tua donna che si spoglia
Poi tutto passa quando metti la vestaglia
Ma quella donna che veniva con me sotto le stelle
E’ qualcosa che mi è rimasta sulla pelle
Ed anche adesso che tu sei
Sei così cambiata
Io quella ragazzina non l’ho più dimenticata.
Un altro amore no
Non ti cambierei
per nessun altro al mondo giuro
mi piaci come sei
per le cose che fai
non ti cambierei
perché ogni giorno
è un giorno nuovo insieme a te
sento quest’amore crescere
dentro di me
non ti cambierei
perché mi passa se sto male
e penso che ci sei
da qualche parte parte anche tu
non ti cambierei
perché nessuno mai
mi guarderà così
e mi darà di più
sei la mia vita ormai
se l’aria
sei la mia nostalgia
il sole sulle lenzuola sei
le mani che tu dovunque vai
mi tieni
ma se tu andassi via adesso
giuro che morirei non posso
e un altro amore no
non è possibile
non ti cambierei
nemmeno se mi ferirai
e quando piangerai
asciugherò gli occhi tuoi
non ti cambierei
perché ti sento nella mia pelle mia
e per cambiare te dovrei cambiare me
se la mia vita ormai …
io non ti cambierei nemmeno per la luna
nemmeno per un attimo ti cambierei
perché ti sento dentro
ad ogni mio respiro
e ti sentirei così
anche se fossi nascosto in un posto
lontano da qui
sei la mia vita ormai
se l’aria
e se tu andassi via
ti giuro che un altro amore no
non è possibile…
Le cose di ieri
Stessa spiaggia
Stesso mare
O qualcosa è diverso
O sono io a cambiare
E ripenso, confuso
Che mi ricordavo tutto un po’ più grande
Ma le cose di ieri non torneranno mai
Ma le cose di ieri non torneranno mai
Non voglio restare è il tempo di andare
E tu
Qui anche tu
Dici che è per caso
Che non c’è ragione
Io lo so
Tu cosa ci fai
Siamo tornati qui a cercare
Le vecchie storie
Ma le cose di ieri non torneranno mai
Ma le cose di ieri non torneranno mai
Non voglio restare è il tempo di andare
Perché questo è il nostro tempo non aspettare
E ho voglia di urlare che è il tempo
E ho voglia, e ho voglia di urlare tutti noi siamo ancora in tempo
Perché ogni anno
Perché ogni giorno
Voglio vivere ogni momento
E lasciarmi andare
Ma le cose di ieri non tornano mai
Ma le cose di ieri non torneranno mai
Non voglio restare è il tempo di andare
Io non voglio, non voglio restare
Me provare a buttar via tutto e ricominciare
E ho voglia di urlare che è il tempo
Perché ho voglia, sì, ho voglia di urlare
Che domani è un altro giorno
Stessa spiaggia
Stesso mare
Non è niente diverso
Siamo noi a cambiare
Non voglio restare è il tempo di andare
E ho voglia di urlare che è il tempo di andare
E ho voglia di urlare questo è il tempo.
Un posto al sole
Un angelo non è però assomiglia a Dio
Se nasce insieme a te chiamala pure anima
Per lei combatterai perché dovrai difendere
Quella trasparenza fragile che ha
Quel profumo che profuma di lealtà
Gli uomini come sai non sono sempre eroi
E quanto male fa il giorno che tradiscono
Tu non odiarli mai se puoi perdonali
E se una ferita aperta resterà
Non sarà la rabbia che la chiuderà
Devi cercare prima che si faccia sera
Un posto al sole per la tua fotografia
E fare in modo che resti per sempre chiara
E che nessuno al mondo te la porti via
E quando ti abbandoni fallo con il cuore
Senza cadere mai nella volgarità
Perché solo così potrai chiamarlo amore
L’anima siamo noi non lo scordare mai
Con lei potrai volare più in alto delle nuvole
Confonderti col cielo come fanno gli angeli
E se il vento è forte devi stare su
Non cadere resta in volo almeno tu
Devi cercare prima che si faccia sera
Un posto al sole per la tua fotografia
E fare in modo che resti per sempre chiara
E che nessuno al mondo te la porti via
E quando ti abbandoni fallo con il cuore
Senza cadere mai nella volgarità
Perché solo così potrai chiamarlo amore.
Le foglie
E le foglie si arrugginiscono in bilico tra i rami
Come pagine si sgualciscono diventano aeroplani
Se una raffica di vento arriva su di noi
E confonde i miei pensieri coi pensieri tuoi
Non importa lo so che sei, sei come me
E le maglie un po’ ci pesano col caldo a primavera
Se le srotoliamo in fretta su quei prati là
Giocheremo nudi in mezzo ai fiori e poi chissà
Quante volte scivolando scopriremo che
La mia stessa voglia accende pure te
Vale la pena di vivere amando
Senza sprecare nemmeno un secondo
A piedi nudi sul cuore ballando
Seguendo il ritmo che da
Sai che c’è, c’è che mi piaci da morire
Sì, mi piace come fai l’amore
Perché, finché sorridi e sei felice
Sì, che questo vivere mi piace
Se sarà sempre come adesso
Se ogni giorno un’avventura resterà
E con la stessa voglia addosso
Di fare quello che ci va
E l’inverno quando arriverà non ci farà paura
E se fuori farà freddo resta accanto a me
Con il fuoco che c’ho dentro scalderò anche te
E guardandoci negli occhi scopriremo noi
Quella voglia che non è cambiata mai
Vale la pena di vivere amando
Senza pudori o paura del mondo
Scommettere tutto sul cuore puntando
Senza nascondersi mai
Sai che c’è, c’è che mi piaci da morire
Sì, mi piace come fai l’amore
Io e te che non seguiamo la corrente
Sì, ce ne freghiamo della gente
Noi se sarà sempre come adesso
Noi, noi con la stessa voglia addosso
Perché, anche in un mondo senza luce
Se sorridi e sei felice
Questo vivere mi piace
E le foglie si arrugginiscono in bilico tra i rami.
Voglio andare a vivere in campagna
Voglio andare a vivere in campagna
voglio la rugiada che mi bagna
ma vivo qui in città, e non mi piace più
in questo traffico bestiale
la solitudine ti assale e ti butta giù
che bella la mia gioventù
Voglio ritornare alla campagna
voglio zappar la terra e fare la legna
ma vivo qui in città, che fredda sta tribù
non si può più comunicare
qui non si può più respirare, il cielo non è più blu
e io non mi diverto più
Al mio paese si balla, si balla, si balla
in questa notte un po’ gitana di luna piena
al mio paese c’è festa che festa che festa
tutti in piazza ed affacciati alla finestra
è un sogno e niente più
che bella la mia gioventù
Io che sono nato in campagna
ricordo nonno Silvio e la vendemmia
ma vivo qui in città, dove sei nata tu
ma la nevrosi è generale
la confusione che ti assale e ti butta giù
e io non mi diverto più
Al mio paese si balla, si balla, si balla
in questa notte un po’ ruffiana di luna piena
al mio paese c’è festa che festa che festa
tutti in piazza ed affacciati alla finestra
rivoglio il mio paese la chiesa le case
e la maestra che coltiva le sue rose
rivoglio il mio paese, la vecchia corriera
che risaliva lenta sbuffando a tarda sera
ma è solo un sogno e niente più
che bella la mia gioventù
Al mio paese si balla si balla si balla
dalla notte fino all’alba con la luna piena
rivoglio il mio paese, quella gente che respira amore
e quello stagno che per noi bambini sembrava il mare
al mio paese c’è festa che festa che gran festa
tutti vestiti per bene e un po’ fuori di testa
rivoglio il mio paese, la giostra, il barbiere
e il dottore di tutti, il prete e il carabiniere
ma è solo un sogno e niente più
che bella la mia gioventù.
Le ragazze
Le ragazze si lanciano ad occhi chiusi nelle avventure
qualche volta confondono la bugia e la verità
seguono l’istinto e l’istinto le aiuterà
sono treni in corsa che nessuno fermerà
Le ragazze decidono il destino dei loro amori
i ragazzi s’illudono ma non contano un gran che
quando ti sorridono
è probabile che sia un sì
ma quando si allontanano è no
e tu…
Ci devi stare inutile sperare
di recuperare se hanno detto no
meglio sparire non telefonare
per sentirsi dire
un’altra volta no
come se non t’importasse più
senza farti mai vedere giù
si può amare da morire ma morire d’amore no
Le ragazze che ispirano tutti i testi delle canzoni
sono sempre al centro dei discorsi di tutti noi
che non conosciamo nemmeno la metà
di tutto quel che pensano
e dei segreti che ognuna ha
Le ragazze volteggiano sulle ali degli aquiloni
e noi innamorati che le seguiamo da qua giù
guarda come planano
qualcuna scenderà
ma quando si allontanano è no
e tu…
Ci devi stare inutile sperare
di recuperare se hanno detto no
meglio sparire non telefonare
per sentirsi dire un’altra volta no
come se non t’importasse più
senza farti mai vedere giù
si può amare da morire ma morire d’amore no
Le ragazze che sfidano le opinioni della gente
hanno gli occhi limpidi di chi dice la verità
senza compromessi
né mezze misure
sono più sincere le ragazze della nostra età.