Su un parquet
tra le terre e le nuvole
stai muovendoti perfida
in un ballo senza poesia
debole sta danzando da tempo ormai
ora lascia le mani sue
ora lascialo libero
vuole la fine
stremato da volteggi e da casquet
ti concederò un solo passo di tango
e niente di più
e niente di più.
Sei qui Noel?
Lacrime d’ambra e sale si uniscono
e colorano il candido
e dipingono un attimo
che senza fine ti attenderò
ti stringerò ma poi
ti concederò
un solo passo di tango
niente di più
niente di più.
Ed io resterò
fra verdi steli ed il fango
ma niente di più
ma niente di più.
Venuta la sera
ho perso tutto di te Noel
non morirai mai
finita la sera
ho perso tutto di te Noel.
Con il tuo nome
L’amore resta un mistero
che non si svelerà mai
e a volte capita che ami chi non ha
per te nessuna pietà.
L’amore non chiama amore
e spesso fugge da te
ed io che ti ho creduto
ora credo che
non mi resta che dimenticarti e
con il tuo nome
scritto dentro l’anima
cercherò amore
l’amore che sempre hai negato a me.
Non c’è giustizia in amore
e c’è chi paga per te
anche se non vorrei fare a nessuno mai
il male che tu invece hai fatto a me
e un altro amerò se non posso amare te.
Con il tuo nome
scritto dentro l’anima
cercherò amore
l’amore e tutto quello che da te non ho.
Con il tuo nome
scritto dentro l’anima.
Con il tuo nome
che inciso dentro il cuore porterò
cercherò l’amore
l’amore e tutto quello che da te non ho.
Cronaca
Ce la fece quel giorno
Nino a dire di no
e fu come un inferno
che si scatenò.
Quel giorno Dio non era lì.
La famiglia, la scuola,
tutta la città
non sapevano niente,
forse, chi lo sa…
Comunque Dio non era lì.
Ce n’è troppa di violenza
contro l’innocenza
che alle volte il cuore non ce la fa.
Meglio la vergogna
che l’indifferenza
chi parlerà, chi tacerà, chi piangerà
Nino vola già, Nino vola già.
Vide un grande portone
mezzo aperto, entrò,
ma non c’era nessuno
e così aspettò.
Quel giorno Dio non era lì.
Ce n’è troppa di violenza
contro l’innocenza
che alle volte il cuore non ce la fa.
Meglio la vergogna
che l’indifferenza
chi parlerà, chi tacerà, chi piangerà
Nino vola già, Nino vola già.
Ce n’è troppa di violenza
contro l’innocenza
che alle volte il cuore non ce la fa.
Meglio la vergogna
che l’indifferenza
chi parlerà, chi tacerà, chi piangerà
Nino vola già, Nino vola già.
E io ci penso ancora
E’ passato il tempo in cui
eravamo insieme noi
e un’ape faceva da scorta
e gli uccelli suonavano.
E l’acqua ci bagnava
ed il sole ci asciugava
la sera disegnava
ed il tempo si trovava
la luna ci spiava
il silenzio ci invidiava
la neve organizzava
uno spettacolo diverso
l’inverno ci piaceva
l’estate ci aspettava
e io ci penso ancora…
Io ci penso ancora.
E’ passato il tempo in cui
guardavamo le stelle noi
e la gioia si mischiava
alla paura reciproca di amarsi.
E il sole ci spiegava
che il giorno cominciava
là dietro all’altopiano
per noi che camminiamo
su questa nostra terra
e rallegriamo il mondo
con i nostri respiri
come le foglie verdi
rispetto a tutto questo
non eravamo che una parte
ma importante.
E io ci penso ancora
e io ci penso ancora.
Ho nascosto sai
in fondo a un cassetto
il ricordo di averti qui
ma è difficile
dimenticarmi i momenti più intensi
sto imparando che
il tempo che passa guarisce
le cose degli uomini.
E’ passato il tempo in cui
andavamo in giro noi.
E io ci penso ancora
e io ci penso ancora
e io ci penso ancora.
Fai la tua vita
Era troppo comodo questo amore ormai
e anche in Paradiso viene il giorno che ti annoi
esci sola stasera io vedrò la partita
mangia e prendi un po’ d’aria
fai, fai, fai la tua vita.
Ci ritorneranno i tic, le malinconie
come ci sparirono dal primo bacio in poi
fai, fai, fai la tua vita sai purtroppo si cresce
e si cambia pianeta nelle eclissi di noi.
Fai quello che vuoi e decidi tu
che vestito metterti non magari il blu
fai quello che vuoi, fai quello che sei
fammi una scenata, morditi le dita
se ti aiuta, fai, fai, fai la tua vita
la tua vita.
Ti ricordi Rimini e come ci guardò
quell’affittacamere uscito da Amarcord
quella si che era vita, quella si che era fame,
del tuo corpo di seta, di orecchini e collane…
E ora per telefono e con la testa in giù
noi non vogliamo dircelo ma non ci amiamo,
non ci amiamo più, noi non ci amiamo e tu…
Fai quello che vuoi, ora siamo ex
è finita fra di noi, non, non ci sono bis
forse è colpa mia, forse un po’ anche tua
ma non c’è un dolore senza via d’uscita
per favore fai, fai, fai la tua vita.
La tua vita
forse è colpa mia, non so, forse un po’ anche tua
forse è tutto scritto, e ora che è finita
ne hai diritto, fai, fai, fai la tua vita,
la tua vita.
Fare l’amore
Dimmelo
l’ hai già detto e ridetto ma dimmelo
perché gli occhi pungenti ti brillino
Spingiti
come il vento tra i rami degli alberi
nel fogliame odoroso che si è
mosso per te…
Fare l’amore
mette i pericolo tranquille parole.
Miele nel sole,
vogliamo sciogliere le nostre parole
in questa canzone…
Ti chiamo amore
con i nomi più grandi e più piccoli
e tu esageri un angelo in me,
stringimi
ogni bacio finale è il penultimo
ma feroce tu stringiti a me,
se vivi, anch’io…
Fare l’amore
mette in pericolo tranquille parole.
Miele nel sole,
le tue parole mie di nuovo d’amore,
di nuovo d’amore.
Se vivi, vivo anch’io
se muori, muoio anch’io
se ami, amo anch’io.
Fare l’amore
mette in pericolo tranquille parole.
Miele nel sole,
vogliamo sciogliere le nostre parole
in questa canzone…
Futuro come te
Batte il cuore della terra fa rumore
è vestito a nuova alba questo sole
ho giorni come te
ho sguardi come te
ho sogni come te
speranze come te
amore quanto te
ho forza come te
paura come te
ho segni come te
ho strade come te
parole come te
che la vita quella vera si avvicini
fermi attenti al tabellone degli arrivi
ho notti come te
ho freddo come te
carezze come te
ho baci come te
coraggio quanto te
respiri come te
silenzi come te
passioni come te
canzoni come te.
Mentre accendiamo le antenne
a mille immagini del mondo
noi che sappiamo viaggiare
in poco meno di un secondo
tra solitudini da incontrare
scritte nelle linee delle mani
siamo storie
dentro storie
tutte da capire
siamo voci
dentro voci
tutte da ascoltare.
Non avremo più segreti e più confini
mai più visi contro visi né divisi
ho giorni come te
ho notti come te
paura come te
coraggio come te
ho fede quanto te
ho mete come te
ho cieli come te
canzoni come te
say you love me
say you love me
please save me.
Noi così nudi e dispersi
in quel disordine che è il mondo
mille frequenze e una voce
un grido che ci sta chiamando
e se ti giri a guardare
sopra un muro è scritto
“dimmi che mi ami”
siamo vite
dentro vite
tutte da salvare
siamo voci
dentro voci
tutte da ascoltare
siamo storie
dentro storie
tutte da capire
siamo voci
dentro voci
tutte da ascoltare
ho giorni come te
ho sguardi come te
ho sogni come te
speranze come te
amore quanto te
ho forza come te
ho brividi come te
ho sangue come te
ricordi come te
…futuro come te…
Gechi e vampiri
Una vita normale
la mattina col sole
non l’avevo fatta mai
mi svegliavo la notte
come gechi e vampiri
trasgressione o solo routine.
Stavo sempre uno schifo
con la gente sbagliata
in un mondo che nel mondo non c’è
e col tempo anche i sogni
si fanno i bagagli
e un bel giorno non li cerchi più.
Ma chi sei
ma chi sei
specchio specchio delle mie brame
cosa vuoi
cosa vuoi
sono la strega di Biancaneve
dimmi che
dimmi che
non tornerò mai
com’ero prima
dimmelo perché
perché voglio di nuovo trovare la strada
che tu avevi scelto per me.
Ci vorrebbe una storia
veramente importante
che cancella tutto quanto così
ma più cerchi qualcosa
e più non trovi niente
ma questo ormai da tempo si sa
ma in un giorno qualunque
in un posto tremendo
vedo quello che mi piace
e sei tu.
Quando credevo di avere finito
i gechi e i vampiri non ci sono più.
Ma chi sei
ma chi sei
specchio specchio delle mie brame
cosa vuoi
cosa vuoi
sono la strega di Biancaneve
dimmi che
dimmi che
non tornerò mai com’ero prima
dimmelo perché
perché voglio di nuovo trovare la strada
che tu avevi scelto per me.
Ma chi sei
ma chi sei
perché non resti anche la mattina.
Te ne vai
te ne vai
mi fai tornare dov’ero prima
ma perché
ma perché
invece di giocare
ancora non diventi mio
perché un cuore che batte
può fare più luce del sole
anche stando quaggiù
ma perché
ma perché
invece di giocare
ancora non diventi mio
perché un cuore che batte
può fare più luce del sole
anche stando quaggiù.
Perché voglio di nuovo una vita
un po’ meno sbagliata
e la voglio con te.
Il giorno dell’indipendenza
Tornerai da me
tornerai da me.
L’acqua non potrà mai separarsi dalle città di mare
e la brezza dal vento che accende passioni e colora catene di fiori
e noi sempre insieme eravamo silenziose avanguardie
com’era bianca la neve che ci avvolgeva d’idrogeni e d’amore.
Eri come il sole d’inverno che trafigge la nebbia sui monti
forse un po’ ingenuamente sognavo in un mondo felice
senza rendermi conto che troppo amore ferisce.
Tornerai da me
tornerai da me.
Come il fuoco dal legno non puoi separare il cuore dai sentimenti
basta un solo pensiero e torna di nuovo il sereno nei giorni piovosi
non so dove ti trovi ma son sicura che ancora mi senti
il viaggio nel tempo rende evanescenti le trepidazioni.
Eri come il sole d’inverno sulla nostra vita felice
in un mondo che ancora però ci tradisce
non c’è vita che non attraversi delusioni ed annebbiamenti
dopo tante parole ci sono anche i grandi silenzi.
Tornerai da me
tornerai da me.
Eri come il sole d’inverno che trafigge la nebbia sui monti
forse un po’ ingenuamente sognavo in un mondo felice
non c’è vita che non attraversi delusioni ed annebbiamenti
dopo tante parole ci sono
Il timido ubriaco
Sposa
domani ti regalerò una rosa
geloso di un compagno non voluto
temuto.
Stesa
caldissima per quest’estate accesa
fanatica per duri seni al vento
io tento.
Tanto
quell’orso che ti alita accanto
sudato che farebbe schifo a un piede
non vede.
Dorme
tapino non le tocca le tue forme
eppure è ardimentosa la sua mano
villano!
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa.
Chino
su un lungo e familiar bicchier di vino
partito per un viaggio amico e arzillo
già brillo.
Certo
perché io non gioco mai a viso aperto
tremendo il mio rapporto con il sesso
che fesso!
Piango
paludi di parole fatte fango
mi muovo come anguilla nella sabbia
che rabbia.
Rido
facendo del mio riso vile nido
cercandomi parole dentro al cuore
d’amore.
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa.
Pare
che coppie unite solo con l’altare
non abbian mai trovato le parole
da sole.
Forse
domani che pianissimo le morse
del matrimonio ti attanaglieranno.
Potranno
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa.
Potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa.