Il mio amico

Il mio amico che non dorme mai di notte
Resta sveglio fino a quando fa mattina
Con il viso stanco e ancora di po’
Di trucco lascia
I sogni chiusi dentro ad un cuscino
Il mio amico ha molta luce dentro gli occhi
Per guardare chi non c’è
Fa di tutto per assomigliarmi tanto vuole amare come me
Ma poi si chiude dentro di sé
Il mio amico s’incammina per la strada
Fa un accenno e ti saluta col sorriso
Nel suo sguardo attento e un poco malizioso
Per avvicinarsi trova mille scuse
Il mio amico avvolto dentro l’amarezza
Mi fa tanta tenerezza
Anche quando nasce l’alba più sicura
Poi di notte gli regala la paura
Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più
Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
Se il cuore batte forte
Dà la vita a quella morte che vive dentro te…
Il mio amico cerca un nuovo fidanzato
Perché l’altro già da un pezzo l’ha tradito
Dorme spesso accanto a me dentro al mio letto
E si lascia accarezzare come un gatto
Il mio amico mi confida le sue cose
Anche quelle che non sa
Poi mi guarda mentre spegne il suo sorriso
Spera sempre in quell’amore che non ha
Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più
Nel cammino dell’amore
Scende sempre quel dolore dentro te
C’è chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
Dimmi che male c’è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte che vive dentro te…

Tanto non vengo

Aspettami, che io non vengo
tu inizia ad andare
e dopo ti raggiungo.
Tu aspettami, tanto lo perdo
l’ultimo treno,
sono già in ritardo.
E ti dirò
che non hai capito, e no!
Che hai confuso l’ora
e non è possibile, ancora!
E ti dirò
quanto mi dispiace
no, non ti arrabbiare
mi spiace da morire, da morire!
Da impazzire!
Uccidimi per un motivo
cinque minuti
tanto non arrivo.
Ti giuro che stavo correndo
se non ci credi
non aggiungo altro!
E ti dirò
che non hai capito, e no!
Che hai confuso l’ora
e non è possibile, ancora!
E ti dirò
amore sai che t’amo
tu non penserai
che ti mentirei…Mai!
Continuo a non capire
come mai
ti invito e hai da dire sempre
che non sai se puoi.
Inizio ora a capire
che tu sei
il corpo del reato
confuso e complicato.
Aspettami, ora io svengo
due o tre minuti
e dopo mi riprendo.
Ma aspettami, stanno accorrendo
e la mia colpa
sarà un bell’inganno.
E ti dirò
che non hai capito, e nò!
Che ora scusa amore
ma sto proprio male, svengo…
E ti dirò
amore sai che t’amo
non ti tradirei
non lo farei…Mai!
Continuo a non capire
come mai
ti invito e hai da dire sempre
che non sai se puoi.
Inizio ora a capire
che tu sei
il corpo del reato
confuso e complicato,
confuso e complicato…
Inizio ora a capire
che tu sei
il corpo del reato
un gioco ormai svelato.
Aspettami,
tanto non vengo!

Il nostro tempo

I giorni fra di noi trascorrono veloci
E come andrà a finire ancora tu non sai
Il mondo sta cambiando e noi stiamo cambiando
Respirando, sempre respirando
Le strade son diverse,
Frenetiche,
Ma intense di volti e lineamenti differenti
Vedo immagini nuove,
Culture e colori,
Radici lontane che adesso mi appartengono
Il mondo che vorrei
Non trova differenze
Fra l’uomo e le sue varie appartenenze
E quello che vivremo sarà…
La foto di una nuova realtà
Immagine del nostro tempo
Un’onda che mi cambierà… dentro
E mi sento un africano metropolitano
Con gli occhi da orientale
E il cuore di chi sa che andrà lontano
La mia casa è un altopiano al centro di Milano
E mi sento umano
Io mi sento umano…
E mi sento un africano metropolitano
Con gli occhi da orientale
E il cuore di chi sa che andrà lontano
E se ti sembra strano…io mi sento umano…
I giorni fra di noi, trascorrono veloci
E come andrà a finire ora tu lo sai
E quello che viviamo è già la foto di una nuova realtà
Immagine del nostro tempo
Lo specchio di un fiume che si muove lento…
E mi sento un africano metropolitano
Con gli occhi da orientale
E il cuore di chi sa che andrà lontano
La mia casa è un altopiano al centro di Milano
E mi sento umano, io mi sento umano…
E mi sento vivo sono figlio del destino
Ho scelto il mondo per confine e non sarò mai clandestino
Se ti sembra strano…vieni più vicino…
Io mi sento umano…io mi sento umano
E guarderemo da lontano quello che eravamo
Con la semplicità andremo via tenendoci per mano…

Un falco chiuso in gabbia

A volte le parole dette son velenose e maledette
E sfoghi tutta la tua rabbia sei come un falco chiuso in gabbia
Il tuo rifugio è la tua stanza e poi rifiuti e neghi l’evidenza
Di un amore malato di un amore ferito fra di noi
Due fari spenti nella notte e con l’orgoglio io faccio a botte
Ti vedo li fra le sue braccia le stesse smorfie la stessa faccia
E nel silenzio muoio dentro ti sto perdendo e sale il mio tormento
Di un amore tradito di un amore sconfitto
Ci siamo persi tante volte dentro a delle stupide bugie io e te
Ci siamo amati e odiati per assurde gelosie
Fra mille dubbi ma senza un perché
Come eravamo felici e come si stava bene sempre insieme
E i nostri sogni invano mano nella mano
Ma tu adesso con chi sei
Ci sto provando a dare un senso
Ma quale senso se poi ci penso
Che non ti ho dato mai abbastanza
Invece tu mi hai dato la tua esistenza
Ma adesso basta vado avanti
Ma che fatica andare a passi stanchi
Di un amore sprecato di un amore sfinito
Ci siamo perdonati emozionati dentro un letto caldo io e te
Ho scritto tante volte dentro a mille rose rosse
Sei la mia vita e fai parte di me
Come eravamo felici e come si stava bene sempre insieme
E i nostri sogni invano mano nella mano
Ma tu adesso non ci sei
Ci siamo persi tante volte dentro a delle stupide bugie io e te
Ci siamo amati e odiati per assurde gelosie
Fra mille dubbi ma senza un perché
Come eravamo felici e come si stava bene sempre insieme
E i nostri sogni invano mano nella mano
Ma tu adesso non ci sei
A volte le parole dette sono velenose le maledette).

Il rubacuori

Come mi sento quando arrivo in ufficio
per licenziare trentacinque persone
il modo in cui dirglielo, la faccia da fare
sono al di là del bene e del male.
L’azienda non si tocca, l’azienda è al primo posto
e chi non fa più parte è come fosse morto
io questo lo so bene e non mi sfiora il rimorso
mando tutti a casa e mi tengo stretto il posto.
Tanto a me della musica
non mi frega più niente
seguo un’altra politica
sono dirigente.
E non puoi più pensare di me
troppo liberamente
che ho cercato il potere
rovinando la gente.
Come mi sento il giorno dopo
che ho messo in strada trentacinque famiglie
darò la colpa all’estero dei tagli al personale
ma in fondo credo sia più che normale.
Prenoto una campagna a prezzo di listino
poi provo a fare pena per pagare meno
qualcuno in malafede sicuro dirà
che io non ho più, nessuna dignità.
Tanto a me della musica
non mi frega più niente
questa è la mia rivincita
sono dirigente.
E non puoi più pensare di me
troppo liberamente
che ho cercato il potere
rovinando la gente.

Vita tranquilla

Ho sempre pensato
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… no non dovrei…

Anna

Anna vede lungo anche se ha occhiali spessi a fa fatica a leggere
Anna nonostante i sogni invecchiano lei ci continua a credere
Anna è una ricetta antica poche cose e un gusto eccezionale
Anna è forse l’unica persona che io potrei sposare
Anna ha i piedi piccoli ma è svelta perché sa muoverli bene
Anna sa qual è il significato della parola insieme
Anna ti da retta e dice sempre si anche quando non le va
Anna non va in chiesa ma sa meglio cos’è la carità
Non vedi che è bellissima
Ma bella davvero
È come l’acqua limpida
Del mondo che spero
Lei è bellissima
E non vuole vincere
Dice che il premio è vivere, vivere
Anna piange di nascosto lei non ama farsi compatire
Anna alza le spalle ti sorride e dice cosa ci vuoi fare
Anna lava i panni e la paura di dovere rinunciare
Anna ha smesso i suoi vestiti a fiori per regalare amore
Eppure lei è bellissima
Ma bella davvero
È come l’acqua limpida
Alba di ogni respiro
Lei è bellissima
E non serve vincere
Il tempo serve a vivere, vivere
Anna ha quella forza del bambino che disarma anche il soldato con un fiore
Anna dice poverino anche quando l’assassino muore
Con il suo grembiule può far diventare casa una capanna
E forse non c’è niente di speciale ma Anna è la mia mamma
Bellissima
Ma bella davvero è come l’acqua limpida
Del mondo che spero
Lei è bellissima
Ed è come vincere
Quando mi vede vivere, vivere.

Il solito sesso

Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta…
si, lo so, è passata appena un’ora, ma ascolta:
c’è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo…
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora zitta, non parlarmi nemmeno.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Perché, sai, non capita poi tanto spesso
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso,
ed ho l’età che tutto sembra meno importante,
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente.
Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte:
se vuole può venire qui a riempirmi di botte!
Però sono sicuro che saranno carezze,
se per avere te vicino almeno servisse.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Chiuderò la curva dell’arcobaleno
per immaginarlo come la tua corona,
e con la riga dell’orizzonte in cielo
ci farò un bracciale di regina…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Sai, qualcosa tipo “cielo in una stanza”
è quello che ho provato prima in tua
presenza…
dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.
Sento che respiri piano in questa cornetta…
maledetta, mi separa dalla tua bocca!
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Correrò veloce contro le valanghe
per poi regalarti la fiamma del vulcano,
respirerò dove l’abisso discende
e avrai tutte le piogge nella tua mano…
ma solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Ora ti saluto, è tardi, vado a letto…
Quello che dovevo dirti, io te l’ho detto.

Voce nel vento

Resto solo dentro me
chiudo a chiave l’anima
ed il tempo mi sbiadirà
tralasciandomi così.
C’è un silenzio fragile
sintomo di esistere
ma il mio grido libererò
e come tempesta, una scossa ti riaccenderò.
Voce nel vento tu sarai
nota di un canto e tu ritornerai
a svegliare i dolori miei.
Resto solo dentro me
prendo a pugni l’anima
la memoria mi tradirà
arrendendosi anche a me.
Questa rabbia è debole
contro le tue maschere
così dura è la verità
che come una resa, una presa, mi raggiungerà.
Voce nel vento tu sarai
nota di un canto e tu ritornerai
a svegliare i dolori miei
voce nel vento resterai
nero rimpianto e mi travolgerai
il mio tempo lo fermi tu.
E ti vedo come sei, sai di alibi che mi griderò
dai miei polsi ti slegherò, per difendermi…
voce nel vento tu sarai…
Voce nel vento resterai
nero rimpianto e mi travolgerai
il mio tempo lo fermi tu.
Resti sola dentro me
prendi a morsi l’anima
e il respiro ti cercherà
e in quel silenzio, l’assenza di te parlerà
tu non ti allontani mai.

Ascoltami

Quattro righe per spiegarti
Questo gioco può sembrare strano
Il mio viso è senza luce
Proverò a parlare un po’ più piano
Vedo ancora la finestra
Dalla quale ti potrei sfiorare
Sei per me, sei per me
Chiari e scuri nella stanza
I colori mi hai portato via
Per dipingere da sola
Quel ritratto della tua follia
Siamo all’ultima puntata
Ed è questo che mi fa più male
Sei per me, sei per me
Ascoltami
Colpisci e sognami
Tutti commettono sbagli
Ma tu sei così
Ascoltami
Una notte di dettagli
Quattro sillabe che ho messo in fila
Le parole sottovoce (Cosa sei?)
Mi nascondono anche le tue grida
Questo è l’ultimo mio errore (Ma)
Proprio quello che mi fa più male
Sei per me, sei per me
Ascoltami
Colpiscimi e sognami
Tutti commettono sbagli
Ma tu sei così
Ascoltami
Non c’è più tempo no
Per tornare indietro
No io non lo farò mai più
Per tutto quello che ho cercato
E non ho mai trovato
Per tutto quello che ho sognato
E non si è mai avverato
Per tutto quello che ho avuto
E mi son giocato
Per tutto quello… e per Te
Ascoltami
Colpiscimi e sognami
Tutti commettono sbagli
Ma tu sei così
Ascoltami.