Anni come giorni son volati via
brevi fotogrammi o treni in galleria.
E un effetto serra che scioglie la felicità
delle nostre voglie
e dei nostri jeans che cosa resterà.
Di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi
anni bucati e distratti noi vittime di noi
ma ora però ci costa il non amarsi più
è un dolore nascosto giù nell’anima.
Cosa resterà di questi anni ottanta
afferrati e già scivolati via
cosa resterà e la radio canta
una verità dentro una bugia.
Anni ballando ballando Reagan-Gorbaciov
danza la fame nel mondo un tragico rondò.
Noi siamo sempre più soli singole metà
anni sui libri di scuola e poi che cosa resterà.
Anni di amori violenti litigando per le vie
sempre pronti io e te a nuove geometrie
anni vuoti come lattine abbandonate là
ora che siamo alla fine noi di questa eternità.
Cosa resterà di questi anni ottanta
chi la scatterà la fotografia
cosa resterà e la radio canta
“won’t you break my heart”
“won’t you break my heart”.
Anni rampanti di miti sorridenti da windsurf
sono già diventati graffiti ed ognuno pensa a se
forse domani a quest’ora non sarò esistito mai
e i sentimenti che senti tu
se ne andranno come spray.
Uh! no no no no.
Anni interi di pubblicità ma cosa resterà!
Anni allegri e depressi di follia
sembran già degli anni ottanta
per noi quasi ottanta anni fa.
Cosa resterà degli anni 80
Autori: Bigazzi - Raf - Bigazzi - Dati
Interpreti: Raf
Anno: 1989