La pianola stonata

Chi dice che il cuor non invecchia,
che ha sempre vent’anni,
s’illude perché.
il passato è una breve tastiera,
ogni tasto è una nota che muore.
Ed una pianola rispecchia,
l’amore e gli affanni,
che vivono in me.
Nel rimpianto di tante canzoni,
v’è il ricordo d’un dolce abbandono.
Vecchia pianola d’un tempo, d’un tempo passato,
pur se la voce tartaglia e una nota è stonata.
Ogni canzone s’invola sul tasti ammuffiti,
per ricordarmi qualcosa che è già tramontata.
Quando avevo i calzoni a campana,
che balletti.
che dispetti.
Nostalgia d’una stretta di mano,
una stretta che è ancora nel cuor.
Vecchia pianola d’un tempo, d’un tempo passato,
sulla tastiera dei sogni è volata una vita.
Tristezza del tempo che vola,
che vola e distrugge
la forza ch’è in me.
E’ la vita che passa e divora,
e consuma ogni cosa in un’ora.
Andiamo, mia bella pianola,
ché il tempo che fugge,
non torna, perché.
A braccetto pian piano per via,
canteremo per chi non fu mia!
Vecchia pianola