Eravamo quarantamila alla manifestazione
strepennati a puntino, giusto per l’occasione,
tutti quanti nel recinto come tanti pecoroni,
delusi d’illusioni con la rabbia sugli striscioni,
negli occhi la certezza che ci avevano fregati,
allora come sempre restavamo strepennati, restavamo strepennati.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
l’erba voglio del giardino del Re.
Qualcuno grida: “Io sono mia!”
Anch’io sono mio ed è mio anche mio zio
che è andato in Africa a cercarsi mia zia
travestita da “mandinga”, se l’è portata via,
l’ha chiusa in una gabbia per non farsela scappare,
ma s’è accorto che più avanti di così, no, non poteva andare,
no, non poteva andare.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
l’erba voglio del giardino del Re.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
l’erba voglio del giardino del Re.
C’è chi va in India con la California in testa,
e chi fa il gallo solamente il dì di festa.
Ah, ah, are, are chrisna, are chrisna, bambulè, shombon, oh, oh!
Macro-quasi-biotica, superlusso-recuperata.
Nutritevi come porcelli, poi curatevi con l’insalata,
se sei un po’ sbiellato fatti uno yogurt all’autocoscienza,
in meno di vent’anni capirai se avrai pazienza,
fa bene alla salute, sembra che qualcuno vola,
se proprio non gliela fai puoi sempre urlare a squarciagola, a squarciagola.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
l’erba voglio del giardino del Re.
Col Papa nuovo sarà tutto più bello,
si potrà fumare la strada nella pipa,
vedremo volare qualche uccello, “ufo”
che splenderà come un gran simbolo di pace
che dirà “bravo” a chi lavora e tace
e se non sei contento puoi cantare un ritornello
sempre nuovo e sempre quello.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
l’erba voglio del giardino del Re.
Ma il Re dov’è?! E’ andato a Santafè
a prendere un caffè, ma no, ma dai,
qui il Re non c’è… non c’è,
non c’è, non c’è mai stato,
lo stato, lo stato, lo stato s’è spostato… s’è spostato!
C’è il multinazionato… nato… nato
o forse un’illusione in tanta confusione.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
l’erba voglio del giardino del Re.
Voglio l’erba, voglio l’erba voglio,
voglio l’erba voglio del giardino del Re.
Vorrei potervi dare un po’ di cose belle
non solo martellate che fan vedere le stelle,
diffondere nell’aria vibrazioni d’amore,
ma sono strepennato e faccio il cantautore.
Voglio l’erba voglio
Autori: Magni
Interpreti: Francesco Magni
Anno: 1980